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Atto II. Scena III 91


Aligi, a bassa voce.
MM
ila, rimetti l’olio nella làmpana
che non si spenga. Vedi ch’arde appena.
Prendi l’olio dall’otro. Ancor ve n’è.
E aspettami, che arrivo fino al giaccio.
Paura non avere. Dio perdona;
perché tremammo, Maria ci perdona.
Rimetti l’olio, e prega per la grazia.

Si allontanerà per i pascoli.

Mila
VV
ergine santa, fatemi la grazia,
ch’io mi rimanga con la faccia in terra
freddata qui, ch’io sia trovata morta,
di qui rimossa per la sepoltura.
Non fu peccato, sotto gli occhi vostri.
Non fu peccato. Voi lo concedeste.
Non furono le labbra siete voi
testimone non furono le labbra.
Posso morire sotto gli occhi vostri.
Forza non ho d’andarmene, Maria.
E vivere con lui Mila non può!
Madre clemente, malvagia non fui.
Fui una fonte calpestata. E troppo
mi fu fatta vergogna innanzi al Cielo.
Ma chi mi tolse dalla mia memoria
la mia vergogna, se non voi, Maria?
Rinata fui quando l’amore nacque.
Voi lo voleste, Vergine fedele.