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Atto II. Scena III 89


Aligi
Pensa ai riposi, quando farà notte!
La menta e il timo avrai per origlieri.
Mila
NN
on penso, no. Ma lascia, anche per questa
notte, ch’io viva dove tu respiri,
ch’io t’ascolti dormire anche una volta,
che anch’io vegli per te come i tuoi cani!
Aligi
TT
u lo sai, tu lo sai quel che s’attende.
Con te partisco l’acqua il pane e il sale.
E così partirò la giacitura
fino alla morte. Dammi le tue mani!.

Si prenderanno per le mani guardandosi fisamente.

Mila
Ah, si trema, si trema. Tu sei freddo,
Aligi, tu ti sbianchi... Dove va
il sangue del tuo viso che si perde?

Ella si scioglierà e con le mani gli sfiorerà le gote.

Aligi
O Mila, Mila, sento come un tuono...
E tutta la montagna si sprofonda.
Dove sei? dove sei? Tutto si perde.

Anch’egli tenderà le mani verso di lei, come uno che brancoli. E si baceranno. Poi cadranno entrambi in ginocchio, l’uno di contro all’altra.