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Atto II. Scena II | 79 |
- O Cosma, o santo, con acque di neve
- tu ti sei battezzato alba per alba;
- e tu, vecchia, conosci tutte l’erbe
- che sànano la carne cristiana,
- sai la virtù di tutte le radici;
- e tu, Malde, con quella tua forcina
- tu saper puoi dove i tesori sien
- nascosti a piè dei morti che son morti
- or è cent’anni, or è mill’anni, è vero?:
- e profonda, profonda è la montagna.
- Or io vi chiederò:Voi che sentite
- venir le cose di tanto lontano
- quella voce di qual mai lontananza
- venne e parlò perché l’udisse Aligi?
- Rispondetemi voi! Ella mi disse:
- “E come pascerai tu la tua mandra
- se la tua mano ti s’inferma, Aligi?„
- E con questa parola ella mi colse
- l’anima mia di dentro le mie ossa
- così, come tu, vecchia, cogli un semplice!
Mila piangerà silenziosamente.
- Anna Onna
- V’è un’erba rossa che si chiama Glaspi
- e un’altra bianca che si chiama Egusa,
- e l’una e l’altra crescono distanti;
- ma le ràdiche loro si ritrovano
- sotto la terra cieca e là s’annodano,
- tanto sottili che neppur le scopre