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- Aligi
C osma, questa è la santa verità.
- Dal piano di Puglia mi tornai a monte
- con la mia mandra il dì del Corpusdomini.
- Com’ebbi preso luogo d’addiacciare,
- scesi alla casa per i miei tre giorni.
- E trovo nella casa la mia madre
- che mi dice:“Figliuolo, voglio darti
- donna„. Io le dico:“Madre, guardo sempre
- il tuo comandamento„. Ella mi dice:
- “Bene, è questa la tua donna„. Si fanno
- le sposalizie. Il parentado viene
- e m’accompagna la sposa alla porta.
- Io era come un uomo all’altra riva
- d’una fiumana, che vede le cose
- di là dall’acqua e tra mezzo passare
- vede l’acqua, che passa eternamente.
- Cosma, fu la domenica. Bevuto
- io non avea papavero nel vino.
- Tuttavia perché mai sì grande sonno
- mi venne sopra il cuore ismemorato?
- Io credo che dormii settecent’anni.
- Il lunedì ci alzammo a ora tarda.
- E la mia madre ruppe il suo panello
- sul capo della vergine che pianse.
- Io non l’avea già tocca. E il parentado
- venne con le canestre del frumento.
- Ma io muto mi stava in gran tristezza