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72 | LA FIGLIA DI IORIO |
- scesero dagli stazzi dei pastori
- e alcun saluto non ci fu mandato!„
Aligi sarà curvo a digrossar con l’asce il basso del ceppo. Dato un colpo, abbandonerà il ferro nel legname; e si solleverà ansiosamente.
- Aligi
- Ah, perché tocchi dove il cuore dole?
- Mila, corro e li giungo sul cammino
- e fo priego al crocifero che porti
- l’imbasciata... Ma come gli dirò?
- Mila
- li dirai:“Buon crocifero, ti priego,
- se passi pel vallone di San Biagio,
- per la contrada detta l’Acquanova,
- domanda della casa d’una donna
- chiamata Candia della Leonessa
- e fa sosta, ché certo avrai da lei
- un boccaletto per ristoro e forse
- più altro avrai, fa sosta e dille:- Il figlio
- Aligi ti saluta, e le sorelle
- con te anche, e Vienda anche, la sposa,
- e ti promette che discenderà
- per essere da te ribenedetto
- in pace, prima della dipartita,
- e t’assicura ch’ei fu liberato
- d’ogni male e periglio, liberato
- della falsa nemica ultimamente,
- e non sarà mai più cagione d’ira