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62 LA FIGLIA DI IORIO


Non fate male a chi non fece male.
E che il falso nemico non v’inganni
con i suoi beveraggi un’altra volta!
Mietitori di Norca, il Ciel v’aiuti
e vi cresca alla mano le mannelle.
E San Giovan Battista Decollato
vi mostri il capo suo nel sol levante,
se questa notte andate su la Plaia.
E non vogliate male a me pastore,
a me Aligi povero di Cristo.

Le donne sempre inginocchiate seguiranno sommessamente la litania. Candia dirà la invocazione, l’altre risponderanno.

Candia e il coro delle parenti
Mater purissima, ora pro nobis.
Mater castissima, ora pro nobis.
Mater inviolata, ora pro nobis...

I mietitori si chineranno, allungheranno la mano a toccare la croce, porteranno la mano alle labbra; e s’allontaneranno silenziosi per la campagna ardente. Poggiato allo stipite, prono, il pastore li seguirà con lo sguardo. Nel silenzio s’udranno voci giungere dal sentiero.

Una voce
O Lazaro di Roio, torna indietro!
Un’altra voce
Lazaro, non andare, non andare!