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Atto I. Scena V | 51 |
- con queste canestre sul capo?
- Ora getto in terra la mia.
Candia starà intenta al suo figliuolo. Subitamente paura e sdegno l’assaliranno. Ed ella griderà forte.
- Candia
- Vattene, vattene, figlia
- di mago. Vattene ai cani.
- Nella mia casa io non ti voglio.
- Aligi, Aligi, apri la porta!
- Mila
- adre di Ornella, madre d’amore,
- Dio tutto perdona, e non questo.
- Se mi calpesti, Dio ti perdona.
- Se mi strappi gli occhi e la lingua,
- se le mani mi tagli, che credi
- malvage, Dio ti perdona.
- Se mi sòffochi, Dio ti perdona.
- Se mi stronchi, e Dio ti perdona.
- Ma se ora ascolta, ascolta
- la campana che suona per Santo
- Giovanni se ora tu prendi
- questa povera carne di doglia
- che fu battezzata in Gesù,
- la prendi e la getti su l’aia,
- sotto gli occhi delle tue figlie
- immacolate, la prendi
- e la getti su l’aia allo strazio,
- alla mala brama degli uomini