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32 | LA FIGLIA DI IORIO |
- Teodula di Cinzio
- Pace a te, Candia della Leonessa.
- Pace al figlio di Lazaro di Roio.
- Pace alla sposa che gli ha dato Cristo.
Ella deporrà la sua canestra ai piedi della sposa; prenderà un pugno di grano e lo spargerà sul capo di lei; ne prenderà un altro pugno e lo spargerà sul capo del giovine.
- uesta è la pace che vi manda il Cielo.
- E che i capegli vi si faccian bianchi
- su l’istesso guanciale, in gran vecchiezza!
- E che tra voi non sia colpa e vendetta,
- non sia menzogna, né cruccio né guasto,
- dì per dì, sino all’ora del trapasso!
La seguente ripeterà la cerimonia; le altre resteranno in fila aspettando la lor volta, con le canestre sul capo. L’ultima, la madre della sposa, starà ancóra presso la soglia, soffermata; e col lembo del grembiale si asciugherà le gocce del sudore e del pianto. Crescerà la sciarra dei mietitori e sembrerà avvicinarsi. Vi si mescerà, or sì or no, il suono delle campane.
- La Cinerella
- Questa è la pace e questa è l’abondanza.
Scoppieranno d’improvviso grida di donna nell’aia riarsa.