- Che il cuore le strappi, che il cuore
- le mangi! Cuore per cuore!
- — Lasciatela, che se la metta
- sotto i piedi, che la calpesti,
- che col calcagno le schiacci
- tempia e tempia, i denti le sgrani!
- — Lasciatela! Lasciala, Ornella;
- ché, se questo non fa, non le torna
- l’anima in petto sanata.
- — Iona, Iona, Aligi è innocente.
- — Toglilo dalle ritorte!
- Levagli il velo! Ridaccelo!
- — Oggi il popolo è giustiziere.
- — Tu giudica, popolo giusto.
- — Comanda che sia liberato!
Mila si ritrarrà presso l’Angelo coperto, e guarderà Aligi già invaso dall’ebbrezza del vino misturato.
- La turba
- - Lode a Dio! Gloria a Dio! Gloria Patri!
- — L’infamia è tolta da noi.
- — La macchia non è sopra noi.
- — Di nostra gente non viene.
- il parricida. A Dio gloria!
- — Lazaro l’uccise la femmina
- straniera, di Codra alle Farne.
- — L’ho detto, l’ho detto:È innocente,
- Aligi è innocente. Sia sciolto!