Pagina:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu/156
- tue nuove. Gesù ti fa sposa,
- Maria ti consola per sempre.
- La turba
- - Oh povera! Quella non giunge
- a sera; è al suo ultimo fiato.
- È tutta capelli:non ha
- più carne:è tutta in quell’oro.
- — Ma s’è scolorito il suo oro.
- — È come una ròcca di canapa.
- — Come l’erba del Giovedì Santo.
- — O Vienda, vergine e vedova,
- il Paradiso hai per certo.
- — E s’ella non l’ha, chi l’avrà?
- — Nostra Donna, portala in cielo!
- — Mettila tra gli Angeli bianchi!
- — Mettila tra le Màrtiri d’oro!
- Iona di Midia
A ligi, hai detto il tuo dire.
- Su, lèvati e andiamo ch’è tardi.
- Fra poco il sole si colca.
- E l’avemaria tu non devi
- udire, né vedere la stella.
- O Candia della Leonessa,
- se pietà vuoi avere, se dargli
- vuoi la tazza, non t’indugiare.
- La madre tu sei. T’è concesso.