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- Il coro delle lamentatrici
F iglio Aligi, figlio Aligi,
- che hai fatto? che hai fatto?
- Chi è questo insanguinato?
- chi l’ha corco sopra il sasso?
- È venuta l’ora tua.
- Nero il vino del trapasso!
- Mano mozza, morte infame,
- mano mozza, corda e sacco!
- Ahi, ahi! Figlio di Lazaro, Lazaro
- è morto, ahi ahi, ucciso da te!
- Libera, Domine, animam servi tui.
- Iona di Midia
T rist’a te, Candia della Leonessa.
- O Vienda di Giave, trist’a te.
- Trist’a voi, figlie del Morto, parenti.
- Il Signore abbia pietà di voi, donne.
- Nelle mani del popolo rimesso
- è Aligi di Lazaro dal Giudice
- del Malificio, perché vendicata
- sia per le nostre mani questa infamia
- caduta sopra a noi, che d’una eguale
- i vecchi nostri non hanno memoria
- e così la memoria se ne perda,
- per la Dio grazia, ne’ figli de’ figli.
- Or t’abbiamo condotto il penitente
- perché da te la tazza del consólo
- riceva, Candia della Leonessa.