Pagina:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu/151


Atto III. Scena III 145


Il coro delle lamentatrici
FF
iglio Aligi, figlio Aligi,
che hai fatto? che hai fatto?
Chi è questo insanguinato?
chi l’ha corco sopra il sasso?
È venuta l’ora tua.
Nero il vino del trapasso!
Mano mozza, morte infame,
mano mozza, corda e sacco!
Ahi, ahi! Figlio di Lazaro, Lazaro
è morto, ahi ahi, ucciso da te!
Libera, Domine, animam servi tui.
Iona di Midia
TT
rist’a te, Candia della Leonessa.
O Vienda di Giave, trist’a te.
Trist’a voi, figlie del Morto, parenti.
Il Signore abbia pietà di voi, donne.
Nelle mani del popolo rimesso
è Aligi di Lazaro dal Giudice
del Malificio, perché vendicata
sia per le nostre mani questa infamia
caduta sopra a noi, che d’una eguale
i vecchi nostri non hanno memoria
e così la memoria se ne perda,
per la Dio grazia, ne’ figli de’ figli.
Or t’abbiamo condotto il penitente
perché da te la tazza del consólo
riceva, Candia della Leonessa.