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144 LA FIGLIA DI IORIO


— Meglio per lei, che ha perso conoscenza.
— Meglio per lei, se non ode e non vede.
— Ahi, che destino amaro! Or è tre mesi
che venimmo portando le canestre.
— E il male che verrà, chi lo misura?
— Non vi saranno lacrime per piangere.
Femo di Nerfa
Silenzio, donne! Silenzio! Ecco Iona.

Le donne si ritrarranno verso il portico. Si farà gran silenzio.

La voce di Iona
O vedova di Lazaro di Roio
o gente della casa sciagurata,
all’erta, all’erta! Viene il penitente.


SCENA TERZA

Apparirà l’alta statura di Iona con lo stendardo funereo. Dietro di lui verrà il parricida vestito d’un càmice, col capo coperto d’un velo nero, con ambe le mani strette da pesati ritorte di legno. Un uomo gli starà da presso tenendo la mazza pastorale istoriata; un altro avrà la scure; altri porteranno l’Angelo avvolto in un drappo e lo poseranno a terra. La turba si accalcherà nello spazio, tra l’albero e il pagliaio. Le lamentatrici, trascinatesi carponi alla soglia della casa, leveranno il grido verso il morituro.