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- Femo di Nerfa
S empre ginocchione si stette
- e si guardava la mano.
- E diceva ogni tratto:“Mea culpa„.
- E innanzi a sé baciava la terra.
- E aveva un viso umile e pio
- così che pareva innocente.
- E l’Angelo intagliato nel ceppo
- era là con la macchia di sangue.
- E molti piangevano intorno.
- E taluno diceva:“È innocente„.
- Anna di Bova
- E la mala femmina Mila
- di Codra ritrovata non fu?
- La Catalana
- La figlia di Iorio dov’è?
- Non se n’ha novella? Che sai?
- Femo di Nerfa
- Cercata per gli stazzi fu molto
- ma nessuna traccia lasciò.
- I pastori non l’hanno veduta.
- Solo Cosma, il santo dei monti,
- dice averla veduta e che in qualche
- forra è andata a gittar l’ossa sue.
- La Catalana
- La tròvino i corvi ancor viva
- e gli occhi le bécchino, i lupi
- la tròvino viva e la stràccino!