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- — Ah che pietà della carne
- cristiana, della vita nostra,
- di tutta la gente che nasce
- dolora trapassa e non sa!
- Ornella
E cco viene Femo di Nerfa
- il bifolco, viene correndo.
- E lo stendardo s’è fermo
- al Tabernacolo bianco.
- Sorelle, volete ch’io stessa
- vada e la parola le porti?
- Ahimè, forse non si rammenta
- quel che bisogna. Ma, Dio
- liberi, se pronta non è
- ed ei sopraggiunge e la chiama
- e all’improvviso ella ode la voce,
- allora certo il cuore le scoppia.
- Anna di Bova
- Ah che certo il cuore le scoppia,
- Ornella, se tu vai e la tocchi.
- Hai la mala ventura con te;
- e tu fosti a chiuder la porta
- e tu fosti a sciogliere Aligi.
- Il coro delle lamentatrici
A chi lo lasci l’aratro,
- oh Lazaro, a chi lo lasci?
- Chi ti vanga il campo tuo,