- Anna di Bova
- È il cipresso del campo a Fiumorbo.
- Felàvia Sèsara
- È l’ombra del nuvolo in terra.
- Ornella
- Non è né il cipresso né l’ombra
- del nuvolo, donne. Io lo vedo:
- né il cipresso né il nuvolo, ahimè.
- Lo stendardo è del Malificio,
- che l’accompagna. Ora viene,
- per il commiato di morte,
- per aver dalla madre la tazza
- del consólo e andarsene a Dio.
- Ah perché non moriamo noi tutte
- dietro a lui? Sorelle, sorelle!
Le sorelle si volgeranno alla porta e guateranno.
- Il coro delle lamentatrici
I esu Iesu, meglio era
- ch’esto tetto si sfacesse.
- Ahi che troppo è gran dolore,
- Candia della Leonessa,
- l’uomo tuo su nuda terra,
- e guancial non gli è permesso!
- Solo un fascio di sermenti
- sotto il capo gli fu messo!
- Ahi, ahi! Lazaro, Lazaro, Lazaro!
- Ahi, che pena si pena per te!
- Requiem aeternam dona ei, Domine.