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128 | LA FIGLIA DI IORIO |
sguardo rivolto verso il sentiero. Tutte in gramaglia.
- Il coro delle lamentatrici
- esu Cristo, Iesu Cristo,
- l’hai possuto sofferire!
- D’esta morte scellerata
- dovìa Lazaro morire!
- S’è veduto a vetta a vetta
- tutto, ’l monte isbigottire.
- S’è veduto in ciel lo sole
- la sua faccia ricuoprire.
- Ahi, ahi! Lazaro, Lazaro, Lazaro!
- Ahi, che pianto si piange per te!
- Requiem aeternam dona ei, Domine.
- Ornella
- ra viene! Ora viene! Si vede
- lo stendardo nero, e la polvere.
- Sorelle, sorelle, pensate
- alla madre, che si prepari...
- che il cuor non le scoppi... Fra poco
- viene. Ecco, laggiù alla svolta,
- lo stendardo nero apparito!
- Splendore
- Maria della Pietà, pel tuo Figlio
- messo in croce, tu sola puoi dirlo
- alla madre, e tu parlale dentro!
Alcune donne esciranno del portico a guardare.