Pagina:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu/112

106 LA FIGLIA DI IORIO


cacciato gli ha le dimonia
Cosma, all’ossesso. Egli è santo.
Ha dato un gran grido di toro
il giovine, e caduto è di colpo
come se scoppiato gli fosse
il suo petto. Udito non l’hai
fin qui? Ora dorme su l’erba,
ora dorme profondo; e i pastori
gli stanno d’intorno a guatarlo.
Vieni, vieni e lo vedi anche tu.
Ma dove sei, che poco ti scopro?
Mila
Anna Onna, fa dormir me!
Vecchia mia, ti do quella còscina
che piena è di mangiare e di bere...
Anna Onna
Chi era colei che fuggiva?
Trafugato t’ha il cuore del petto,
che tu la chiamavi così?
Mila
VV
ecchia, ascolta. Ti do quella còscina
piena, ch’è posata là in terra,
se per farmi dormire mi dài
di quei semi neri che sai...
di ioscìamo... Poi va, mangia e bevi.
Anna Onna
Non ne ho, non ne ho più nella sacca.