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- cacciato gli ha le dimonia
- Cosma, all’ossesso. Egli è santo.
- Ha dato un gran grido di toro
- il giovine, e caduto è di colpo
- come se scoppiato gli fosse
- il suo petto. Udito non l’hai
- fin qui? Ora dorme su l’erba,
- ora dorme profondo; e i pastori
- gli stanno d’intorno a guatarlo.
- Vieni, vieni e lo vedi anche tu.
- Ma dove sei, che poco ti scopro?
- Mila
- Anna Onna, fa dormir me!
- Vecchia mia, ti do quella còscina
- che piena è di mangiare e di bere...
- Anna Onna
- Chi era colei che fuggiva?
- Trafugato t’ha il cuore del petto,
- che tu la chiamavi così?
- Mila
V ecchia, ascolta. Ti do quella còscina
- piena, ch’è posata là in terra,
- se per farmi dormire mi dài
- di quei semi neri che sai...
- di ioscìamo... Poi va, mangia e bevi.
- Anna Onna
- Non ne ho, non ne ho più nella sacca.