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Atto II. Scena IV 103


E io poverella mi sperdo.
Per ciò ti bacerò i tuoi piedi
che sanno le vie, umilmente.
T’accompagnerò nel viaggio
col mio compianto nascosto;
pregherò che ti sieno contati
tutti i tuoi passi e ti sia
rallentato il dolore ad ognuno.
E la pena che abbiamo patita
non più la metterò sopra te.
Non giudicherò la sciagura.
Non giudicherò l’amor tuo.
Poiché tu inverso fratelmo
sei senza peccato, in cuor mio
ti chiamerò la mia suora,
la mia suora sbandita; e vederti
vo’ talvolta ne’ sogni dell’alba.
Mila
AA
h, coricata già fossi
su la terra nera con chiusi
già gli occhi, e fossero queste
le ultime parole da me
udite in promessa di pace!
Ornella
PP
er la vita tua ho parlato.
E t’ho recato il consólo,
che almeno nel primo cammino
non ti manchi un po’ di viatico.