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Atto II. Scena IV 95


tata si chinerà con un atto rapido e tacito verso l’olio sparso, toccandolo con le dita della destra e poi segnandosi.


SCENA QUARTA

Mila guarderà la donna con una tristezza composta, e la rassegnazione disperata farà sorda e tarda la sua voce.

Mila
PP
erdóno, passeggiera di Cristo.
La tua carità non mi valse.
L’olio è sparso, e rotto l’utello.
La mala ventura è su me.
Dimmi che vuoi. Queste cose
le ha lavorate il pastore.
Una conocchia nuova col fuso
vuoi? Vuoi mortaio e pestello?
Dimmi tu, ché io nulla so.
Ormai son nel mondo di giù.
L’ammantata
con la voce tremante Figlia di Iorio, venni per te,
e ti portai questa còscina,
per dimandarti una grazia.
Mila
Ah voce di cielo, nel mezzo
dell’anima mia, sempre udita!
L’ammantata
Per te venni dall’Acquanova.