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66 | LA BEFFA DI BUCCARI |
Ecco l’isole di sasso
che l’ulivo fa d’argento.
Ecco l’irte groppe, gli ossi
delie schiene, sottovento.
Dolce è ogni albero stento,
ogni sasso arido è caro.
Eia, patria del Quarnaro!
Alalà!
Il lentisco il lauro il mirto
fanno incenso alla Levrera.
Monta su per i valloni
la fumea di primavera,
copre tutta la costiera,
senza luna e senza faro.
Eia, patria del Quarnaro!
Alalà!