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16 LA BEFFA DI BUCCARI

dendo di allegria marina perché chi li conduce, per tener fermo l’elmetto, s’è passata sotto il mento una cima come in una puleggia.

Ve n’è di tutte le province, di tutte le contrade, di tutte le spiagge, prole dei Tre mari, una e diversa. Ve n’è della Lunigiana e della Romagna, dell’Umbria e della Marca; ve n’è della Sicilia e dell’Emilia, della Liguria e dell’Etruria, della Terra di Lavoro e della Terra d’Otranto.

Uno è di Viareggio, E mi sembra di averlo incontrato fanciullo per la sabbia liscia in uno di quei canori mattini delle Laudi di Alcyone quando le Alpi Apuane vestite d’aria s’accostavano e menavano tra mare e cielo una canzone a ballo, tutte inchinate verso ponente nel giro, pigliando per la mano la mia musa squammosa.

Un altro è di Vietri, è di quella