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4 LA BEFFA DI BUCCARI

giavano e fumigavano nello spazio come la chiarìa e la foschìa, come l’amore della vita e l’amore del destino. Ma la vita non aveva più pregio, come la posta in un gioco che non è più giocato. Anche gli altri rischi non ci attiravano. Eravamo ormai presi dal fascino di quello solo. Non sognavamo se non quella piccola baia lontana che ha la forma di un’ocarina non d’argilla ma d’argento. Bisognava che l'ocarina avesse da noi i suoi buchi, come ha la sua imboccatura sonora tra la punta Sersica e la punta d’Ostro.

Non avevo mai tanto sofferto dell'ansia, neppure aspettando l'ora di Pola per notti e notti accanto all’apparecchio carico di bombe, neppure aspettando l’ora di Cattaro nel tedio della Puglia piana. Il rammarico diveniva talvolta quasi rimorso. Nel