Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
LA NAJADE.
Pullula ne l’opaco bosco e lene
tremula e si dilata in suoi leggeri
cerchi l’acqua; ed or vela i suoi misteri,
ora per tutte le sue chiare vene
5ha un brivido scoprendo all’imo arene
nuziali ove ancor restano intieri
i vestigi dei corpi che in piaceri
d’amor commisti riguardò Selene.
Morta è Selene; morte son le Argire;
10i talami, deserti; nel sovrano
silenzio de la notte l’acqua tace;
ma pur sembrami a quando a quando udire
il gorgoglio di un’urna che una mano
invisibile affonda in quella pace.