Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/34

30 La passeggiata



Mi veniva da voi o da quel cielo
e da quel mare l’umile riposo?
Certo, in un punto, io fui quasi oblioso.
Lane di agnelli, gigli senza stelo,
15vaghe bianche apparenze, in cielo, in mare...


Come leggero ai lidi ansava il mare!
Il vostro passo diventò più lento.
Come leggero anche! Ed io era attento
più al ritmo di quel passo o a quell’ansare,
20o a le vostre parole, o al mio pensiero?


Parea che io non avessi alcun pensiero.
Non pensava. Sentiva, solamente.
Dite: non foste mai convalescente
in un aprile un po’ velato? È vero
25che nulla al mondo, nulla è più soave?


Qualche cosa era in me, di quel soave.
Pure, voi non mi amate ed io non vi amo.
Pure, quando vi chiamo, io non vi chiamo
per nome. E il vostro nome è quel de l’Ave:
30nome che pare un balsamo a la bocca!