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210 Per la morte dell’Ammiraglio di Saint-Bon



O mare, tu solo dovevi l’estrema onoranza
al purissimo eroe. Tu solo eri degno di Lui.
Nella porpora cupa e nel mistico oro d’un vespro
60di battaglia, su le acque soffuse di porpora e d’oro,
in vista ai curvi seni che argenteo guarda l’ulivo,
in vista ai promontorii selvaggi ove rugge la fronda
sul dominato flutto, in vista alle cime remote
lungh’essi i litorali che pura disegnan la forma
65della Patria nel mare, doveva apparire una grande
nave silenziosa, con tutte bandiere a mezz’asta,
recando il cadavere; doveva, sola nel vespro
solenne, apparire d’avanti al porto munito
recando il cadavere. E questo l’annunzio di morte.


70“Italiani!
               Nel nome d’Italia, di Dio
e del Re, avendo sconfitte le forze nemiche,
mandate a picco nella battaglia quindici navi,
fatte prigioni dieci, volte in fuga le altre ridotte
al silenzio inseguite da presso pericolanti,
75essendo rimasto il padrone del mare, SIMONE
DI SAINT BON, già ferito mentre erano dubbie le sorti
e pur sempre in piedi mirabile, alfine sul ponte