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L’INCURABILE.


Bianco è il letto, che fu già nuziale,
ove giace l’infermo sopra un fianco.
Ed il volto di lui non è men bianco,
forse; che si profonda nel guanciale,
5appesantito d’un peso mortale.
E non mai volto d’uomo fu più stanco.


Un braccio fuori del lenzuolo posa:
ed è immobile. Ed è prona la mano.
Come tutta si svela in quella mano
10l’inesprimibile anima affannosa!
Non è forse nel mondo alcuna cosa
più triste. È là tutto il dolore umano.