o antico Autunno, in qual mai tempo e dove
m’erano queste cose godimento 35sommo? in qual tempo, dove, se a me intento
queste cose oggi pajono sì nuove?
Non cerca oggi il mio spirito l’occulto
simbolo al suo dolor laborioso,
ma attonito si placa in un riposo 40profondo, quasi in un divino indulto.
Datemi i frutti succulenti, i buoni
frutti de la mia terra, ch’io li morda.
Ah forsennato chi non si ricorda
di te, Madre, e de’ tuoi semplici doni!
45Datemi il fresco latte, ch’io lo beva
a larghi sorsi. Per le vene irriguo
mi scenda come allor che ne l’esiguo
petto al roseo pargolo scendeva
da l’adusta nutrice; ed io ne senta 50fluire tutta in sino al cor profonda
la freschezza aromale. Qual più abonda,
il timo in questi pascoli o la menta?