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Un sogno 125



10Ella era fredda. Io le dicea: — Ma dormi? Con
un sorriso stupido ed atroce
io ripetea, da presso: — Dormi? Dormi?


Dormi? — E il pensier che quella rauca voce
non fosse mia, mi strinse di paura.
15Ascoltai. Non si udì fiato nè voce.


Parevano di fiamma quelle mura.
In quell’afa un odor sempre più forte
saliva, come in una sepoltura.


L’invincibile odore de la morte
20mi soffocava. E bene, io soffocai.
Io stesso chiuso avea finestre e porte.


— Dormi? Dormi? — Ella non rispose mai.
Il lenzuolo parea di lei men bianco.
Su la terra nessuna cosa mai


25vedran gli occhi più bianca di quel bianco.