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116 Consolazione



Quanto ha dormito, il cembalo! Mancava,
50allora, qualche corda; qualche corda
ancora manca. E l’ebano ricorda
le lunghe dita ceree de l’ava.


Mentre che fra le tende scolorate
vagherà qualche odore delicato,
55(m’odi tu?) qualche cosa come un fiato
debole di viole un po’ passate,


sonerò qualche vecchia aria di danza,
assai vecchia, assai nobile, anche un poco
triste; e il suon sarà velato, fioco,
60quasi venisse da quell’altra stanza.


Poi per te sola io vo’ comporre un canto
che ti raccolga come in una cuna,
sopra un antico metro, ma con una
grazia che sia vaga e negletta alquanto.


65Tutto sarà come al tempo lontano.
L’anima sarà semplice com’era;
e a te verrà, quando vorrai, leggera
come vien l’acqua al cavo de la mano.