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68 L’ARMATA D’ITALIA

in elemosina di favori: dal tal commissario perché amico, dal tale ingegnere per raccomandazione d’un Caio, dai diversi contabili con doni di caffè, dal capo-squadra del tal gruppo d’operai con doni di candele, dal tale operaio con doni di vino, e in genere da tutti coloro che amano si chiuda un occhio su qualche piccola o grande irregolarità.

Bisogna, in somma, inchinarsi, piegarsi, strisciare, serpeggiare, avvilirsi, comprimere la dignità propria per fare il proprio dovere! I Comandanti mandano in giro per gli arsenali i loro sott’ufficiali contabili, con queste parole: “È necessaria la tale opera. Ingegnatevi.’ E i contabili vanno, girano, trovano i loro amici, gli amici de’ loro amici; e s’ingegnano. E qualche cosa, se non tutto, bene o male ottengono. Certo è che nessun viaggio di carte e nessun officiale profano delle consuetudini negli arsenali valgono ad ottener ciò ch’essi ottengono, così presto.