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L’ARMATA ITALIANA 29

prie navi né le armi delle proprie navi.

Come potranno quelli uomini adoperare la forza che han nelle mani? Essi stanno, su quei terribili istrumenti di distruzione, come fanciulli ignari. La nautica è per loro una scienza inutile.     Il siluro è per loro un mistero impenetrabile; le mitragliere son congegni inservibili; i cannoni moderni e le macchine son truci enigmi da cui è prudenza star lontano; lo sperone è un orrendo pericolo; le torpediniere sono, per chi v’è sopra, una consecrazion certa alla morte.

Io non esagero; io non affermo fatti mal sicuri.     Tutto l’esercito di mare, il giovine esercito, sa che questa è la verità.

La maggior parte dei comandanti non conosce il materiale, non ha in esso fiducia, e quindi non sa adoperarlo. I giovini officiali, per contro, pieni di spiriti generosi, agitati da magnifiche speranze, freschi di studii su le cose