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28 L’ARMATA D’ITALIA

rio ad ogni nave) sono state ridotte per deficienza numerica del “personale”? Non sa che, in navi armate come oggi sono, molte armi resterebbero mute per mancanza di serventi ed altre agirebbero male o con disordine, perché in gran numero dipendenti da un impari numero di persone?

Né basta. Pure ammettendo un servizio cosí imperfetto, parecchie navi dovrebbero rimanere deserte nei porti; perché l’attual numero e di marinai e di officiali non basterebbe ad armarle tutte anche con armamenti ridotti.

Né basta. Prescindendo pur da questa ruina, avrebbe l’animo il Ministro d’affidare, in tempo di guerra, navi a taluni comandanti cui le affida in tempo di pace? Una metà de’ nostri comandanti, al meno, non conosce le pro-