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22 L’ARMATA D’ITALIA

lando non hanno detto quel che pensavano, quel che dovevano necessariamente pensare, da uomini capaci, onesti, esperti della materia? Perché l’onorevole Turi s’è contentato di suscitar un insignificante applauso sentimentale con qualche frase calda? Perché l’onorevole Canevaro s’è ridotto a eseguire, per conto del Ministro, una furbetta manovra parlamentare e a rimpasticciare ordini del giorno, per conto del Ministro? Deve il vincolo della disciplina legar le conscienze, anche nel libero Parlamento d’una libera nazione? I marinai sono mandati alla Camera per fare atto di sommessione a un ministro o per propugnare onestamente e arditamente il bene dell’armata cui appartengono? Ed è carità di patria tradire il vero? E rispetto alla disciplina la servilità?

Questa imposizion di silenzio, questa specie di tirannia, la guerra instancabile contro chi non piega il capo o non