Pagina:D'Annunzio - L'armata d'Italia.djvu/22

6 PROLOGO

piú meravigliose macchine ideate dall’ingegno umano e tra i piú terribili stromenti di distruzione e tra i piú veloci.     Parve che l’Italia le partorisse da’ suoi fianchi laboriosi e le spingesse nel mare sopra una immensa onda di amore e le guardasse come figliuole predilette, nudrite del miglior sangue, animate de’ piú caldi spiriti.

O navi — parve ella dicesse co’l poeta — o belle navi materiate del piú fulgido acciaio, che raccogliete in voi gran sogni di gloria e speranze ed augurii di milioni d’anime accese dalla religion della patria.

Come le navi de’ templi cristiani raccolgono in sé le preghiere e le estasi di milioni d’anime al conspetto del Signore Uno e Trino;

O mie navi, spiegate tutte le bandiere, spiegate visibili come sempre i varî segnali di bordo; ma specialmente per voi e per l’Anima umana spiegate una bandiera sopra tutte le altre;