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134 L’ARMATA D’ITALIA

Il regolamento, che stabilisce le attuali mercedi secondo le diverse categorie d’operai, fu fatto in epoca in cui tutto era a minor prezzo; e quella mercede che allora bastava pel mantenimento d’una famiglia oggi non basta per una sola persona. È necessario quindi: rivedere il regolamento sul servizio degli operai; aumentare le medie delle mercedi fissate per ogni singola officina; stabilire il minimo della mercede giornaliera a lire 2,50; aumentare il minimo della pensione e portare il massimo almeno a lire 1000, come fu fatto recentemente per gli operai dipendenti dal Ministero della Guerra.

Mentre si va cercando di dare un impulso più vitale alla nostra Marina militare, si trascurano gli interessi degli operai. I quali, in fine, sono il fattore primo della nostra potenza marittima.”

A proposito delle officine d’armi, che hanno una importanza capitalissima in tempo di pace e più in tempo di guerra, un valente uomo di porto osserva:

Con gli attuali regolamenti, l’Ufficiale per essere promosso deve avere, tra gli altri requisiti, parecchi anni di navigazione. Avviene dunque che coloro i quali sono negli Uffici, non avendo compiuto il periodo di navigazione richiesto, chiedono d’essere imbarcati e sono, per giustizia, mandati a navigare. Di qui, negli uffici, cambiamenti frequentissimi, con danno manifesto dei servizii.

È necessaria la creazione d’un Corpo d’Ufficiali specialisti nelle Direzioni d’Artiglieria e Tor-