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L’ARMATA D’ITALIA 131

ficiali del Genio Navale ha suscitato le maggiori proteste. Ho qui una quantità di lettere le quali, mentre negano quella vivace gara, mi dànno una prova evidentissima che la gara, anzi la “lotta di Corpo,” esiste. In fatti, tutte le lettere contengono accuse; e da ogni riga traspare l’animosità.

Scelgo, fra tutte, la più autorevole. È di un uomo che sa.

L’egregio signore, pur rimproverandomi, non si accorge che nelle sue stesse parole, nello stesso tuono della sua difesa, è una prova terribile in favore delle mie affermazioni.

“Comincia la lotta di Corpo! — È la volta del Genio Navale. Ecco l’ufficiale di Vascello che attacca l’ingegnere.

Disgraziato Corpo! Di lui si può ben dire incidit in Scyllam quando ha creduto di schivar Cariddi. — Ella chiama gli ufficiali del Genio Navale favoriti, bramosi di padronanza, uomini il cui verbo è santo, ecc. ecc. — Ebbene, sappia che lo scontento e lo sconforto in questo Corpo è grande. Giammai siamo stati tanto bistrattati quanto da che regge le sorti della Marina uno dei nostri. Sappia che in questi anni ultimi molti hanno abbandonato il Corpo perché trovarono presso la industria privata migliori compensi e maggiori soddisfazioni