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120 L’ARMATA D’ITALIA

il fatto che quelle cose erano esposte da me. E né men pensava che quelle verità, rivelate con durezza insolita, avrebbero suscitato il plauso ardente de’ migliori uomini che oggi abbia l’armata d’Italia. Io, ripeto, sono lietissimo d’aver compiuta l’impresa. — Le accuse — dice Niccolò Machiavelli — giovano alle repubbliche.

Voglia Iddio che le accuse giovino a Benedetto Brin e ch’egli giunga in tempo a provvedere. E voglia Iddio che Simone di Saint-Bon, contro gli intrichi della gelosia, venga conservato all’esercito di mare e venga il consiglio di lui ascoltato e seguìto nell’avvenire. — Gli intelletti più alti — secondo la sentenza d’un altro storico insigne, del Macaulay — come i culmini delle montagne, sono i primi a scorgere ed a rispecchiar l’aurora. Brillano, mentre l’inferior falda è ancora nella oscurità. Ma ben presto la luce, che illustrava soltanto le più ardue alture, scende al piano