Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Verdespina, cantando:
Io l’amo. Pe ’l ruscello
di sue rime il mio nome
passò fiammando, come
tra perle un carboncello.
Ei si chinò, per bere,
in su l’anima mia;
ei bevve a suo piacere
la vita che n’uscìa.
L’imagine giulìa
rise ne le dolci acque.
O Amor quanto mi piacque
il volto aperto e bello!
Nel fonte ride ancora,
o Amor, l’imagin bruna.
Passa il vespro e l’aurora,
passa il sole e la luna,
seren passa e fortuna,
senza l’acque mutare.
Il volto mai scompare;
ride sempre novello.
Salabaetto, cantando:
Dà faville, o mia Rima,
poi ch’ella ama l’amante!