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Coro I.

È dolce cosa udire.

Coro II.

Udire è dolce cosa.

I due Cori.

Scendiam la china ombrosa.
Giorno, tu non morire!

Ippolito, cantando:

O Giorno, a la tua morte
il ciel lacrime versa,
lento; e da l’ostro emersa
la Notte apre le porte.

Si piega ella su ’l Giorno
caduto in su’ ginocchi
però che il sangue a torno
da ’l fianco gli trabocchi.
Su le labbra e su li occhi
bacia il finito sire;
gode sentir salire
sotto il bacio la morte.