Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
BALLATA III.
Ella disse: — Cerchiamo le viole
tra l’erbe, chè non son lungi nascoste. —
(O fiori, che a me foste
cagion di gaudio, vostro pregio io spando.)
5Balzai a terra; ed ella, anche d’un salto,
vennemi sovra il petto,
ridendo. Propagaronsi per l’ora
le freschissime risa, in mezzo a l’alto
silenzio; ed il ginnetto
10anitrì ver la dolce sua signora.
Noi ci mettemmo allora
su l’odorosa traccia a ricercare
ne ’l bosco giovinetto.
Chini su ’l suol pratío, senza parlare,
15noi eravamo intesi a quel diletto.
S’udivano i cavalli pascolare
da presso e impazienti ad ora ad ora
scuoter li arcioni, forte respirando.