Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
d’un determinato numero di sillabe seguentisi in un ordine stabilito.
La più elementar forma di poesia giapponese è la strofa di cinque versi, di cui il primo è di cinque piedi, il secondo di sette, il terzo di cinque, e di sette li altri due. In complesso, trentun piede.
Per esempio, ecco una outa della principessa Issé:
Harou goto ni
Nagarourou Kawa o
Hanato mité
Orarénou mixou ni
Sodé ya Norénamon.
La quale outa vuol dire: “Per cogliere i fiori di prugno, i cui colori agita l’acqua, io mi son chinata verso l’acqua; ma, ahimè!, io non ho colto i fiori e la mia manica è tutta bagnata.„
Nella mia occidentale la frequenza della rima e il ritmo troppo accentuato tolgono alla strofa gran parte del suo carattere primitivo.
- Donna Francesca, IX, pagina 157.
Alcune particolarità descrittive di questa poesia sono tratte dalla Tentation de Saint Antoine di Gustavo Flaubert. E la poesia in sè non ha nemmen l’ombra d’una intenzione antireligiosa; ma