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Sonetti d’Ebe | 103 |
SOGNO D’UNA NOTTE
DI PRIMAVERA
Tu discendi con pompa orientale
giù pe’ i lucidi gradi; ed una schiera
di femmine ti segue, per la nera
scala raggiando la beltà nivale.
Verso la terra, in atto di preghiera,
tu protendi le braccia; ed a ’l segnale
da le bocche mulièbri agile sale
il cantico a la nuova primavera.
Si muovono con lento ondeggiamento
le teste a ’l ritmo, e su per l’aria aperta
in lontananza il pio cantico spira.
Odesi, poi che il gran clamore è spento,
la lunga scala d’ebano, coperta
di femmine, vibrar come una lira.