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le vergini 73

rossore simile a un riflesso d’incendio. Li enormi pilastri di pietra sostenenti le due navate, coperti di barbare sculture cristiane, cavalcavano verso l’altare pesantemente; su le pareti li avanzi dei mosaici mettevano larghe macchie di colore scuro; qualche testa di Apostolo, qualche braccio rigido di santa, qualche ala d’angelo emergeva ancora nell’offuscamento e nello scrostamento operato dai secoli. Tra i mosaici piccole navi ex-voto pendevano, una intiera flottiglia di barche veliere pendeva dedicata al tempio dai naufraghi supérstiti. E in mezzo a tutta questa rude solennità primordiale si elevava agile un gruppo di colonne rosee a spira sorreggenti il pergamo anche marmoreo fiorito di acanti e animato di bassorilievi.

— Spandi la tua dolce rugiada su questa terra deserta, a fin che cessi la sua lunga aridità. Manda i raggi celesti del tuo amore fino al santuario dell’anima nostra, a fin che penetrandoci accendano fiamme consumatrici delle nostre debolezze, delle nostre negligenze, dei nostri languori! — seguitava il prete, salendo ai supremi culmini della sua eloquenza e della sua potenza vocale.

Giuliana, da presso, ascoltava, tutta raccolta. Ella si era rifugiata nella casa del Signore, ella era tornata al talamo; voleva che il Signore la purificasse e la ricevesse un’altra volta nella beni-

6 — Il libro delle vergini.