Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
le vergini | 59 |
lire alla bocca una viva spontaneità di sorriso. Il sorriso, ogni movimento dei muscoli pareva far tremolare tutte le linee della nudità nello specchio come quelle di una imagine dentro le acque. Allora ella cominciava una specie di mimica vanitosa, guardando riprodursi tutti i suoi gesti nella lastra, aprendo le labbra per mostrare i denti, alzando le braccia per mostrare le ascelle, presentando la schiena arcata e forzando il capo a volgersi in dietro; fin che un pazzo impeto di ilarità, dinanzi a quello spettacolo di sè, le scuoteva tutta la persona. In fondo in fondo, dietro la donna, si rifletteva dalla parete avversa una tabella di alfabeto.
XIV.
Ora avvenne che in uno di quei momenti battesse alla porta della scala Lindoro venuto sù con le conche. Giuliana gridò:
— Aspetta!
E raccolse da terra le vesti, in furia; se le mise addosso, in furia; andò ad aprire. Erano le sei di sera: il reverbero bianco del pa-