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34 il libro delle vergini

Giuliana si sentiva soffocare, venir meno, a quella tortura: i suoi poveri nervi indeboliti cedevano. Il coro seguitava, al ritmo della bacchetta di Camilla battuta su ’l tavolino, implacabile.

Ram, rem, rim, rom, rum...

Sat, set, sit, sot, sut...

Allora un impeto subitaneo di singhiozzi squassò Giuliana, l’abbattè su ’l letto. Ella singhiozzava, bocconi, a braccia aperte, premendo la faccia su i guanciali, scossa dai sussulti, senza potersi frenare.

Tal, tel, til, tol, tul...


VI.


Le erano ricresciuti tutti i capelli, crespi e castanei, come prima. Ella aveva ora una curiosità grande di guardarsi nello specchio; perchè Rosa Catena, con uno di quei lezii che sempre svelavano in lei l’ antica femmina impudica, passandole la mano su ’l corpo le aveva detto: — Bellezza!

Aspettò dunque che Camilla uscisse; poi scese dal letto, staccò dalla parete uno di quelli specchi rococò a cornice d’oro appannati di macchie verdi;