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178 | il libro delle vergini |
scoppio di campane in alto fece tremare la chiesa dalle fondamenta. E i primi stendardi si mossero orizzontali, uscirono all’aria, si raddrizzarono e sventolarono: erano due stendardi violacei con le trine d’argento. Din don! din don! Si mossero gl’incappati azzurri, con i ceri accesi, a due a due, in fila.
Din don, din don dan! Si mosse un terzo stendardo, altissimo, di scarlatto cupo orlato d’oro, con una palla d’oro in cima all’asta. Din don dan!
Si mosse il Cristo gigantesco, inchiodato su la croce, tutto chiazzato di lividure e di sangue, portato su la bocca dello stomaco da un uomo membruto sorretto da due altri ai lati.
Din don, din don! Gli strumenti d’ottone cominciarono una marcia trionfale; i mortaletti saltarono. Si moveva al fine la Vergine delle Vergini, la Stella matutina, la Torre d’avorio, in mezzo al suo popolo in mezzo alle grida del suo popolo, e usciva al sole, usciva a spargere la benedizione su tutte le campagne seminate.
— Alleluja! alleluja!
La turba delle femmine e delli uomini trascinata seguiva lo scintillare e l’ondeggiare del manto in alto. Li stendardi investiti dal vento sbattevano e si attorcigliavano alle aste. Nella strada la polvere si sollevava a buffi involgendo tutta la pompa.