Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
148 | il libro delle vergini |
concesse al fratello di Lanciotto la bocca, mentre scalpitavano i cavalli irritati.
Si rimisero su le tracce per uscire. Il tramonto suscitava maggiore abbondanza di incensi dalla boscaglia ove morivano i bagliori tra quella ultima visione di portici favolosi. E poi, nel prato umido, dinanzi al trotto dei cavalli fuggirono i conigli bianchi e grigi con ritta la coda sparendo in mezzo all’erba nuova.
V.
Quando al ritorno, entrarono nella stanza di Donna Clara, quell’odore singolare che è nell’aria respirata dalli infermi, quell’odore li ferì nelle nari spiacevolmente; poichè essi conservavano ancora la sensazione vivace delle emanazioni silvestri e del vento vespertino soffiante alla prateria.
Donna Clara stette ancora un momento senza aprire li occhi, supina, in una di quelle sonnolenze ineguali che verso sera la prendevano. Ella era là: aveva ora nella faccia qualche cosa di cavo, un’espressione smarrita come di chi abbia perduta