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XXI


È tempo, è tempo. La notte
precipita. Sta sopra tutti
la legge di ferro e di fuoco;
e questo è il supremo cimento.
425Prudenza è vergogna, disfatta
il dubbio, delitto il riposo,
viltà ogni vana parola,
e l’indugio è già perdimento.
Popolo d’Italia, sii schiera
430appuntata a guisa di conio,
schiera di tre canti romana,
che cozza scinde e s’incugna.
Popolo d’Italia, sii chiusa
falange, con fronte ristretta,
435fasciata d’ardore, scagliata
come un sol vivo alla pugna.
Popolo d’Italia, sii come
la forza dell’aquila regia
che batte con l’ala, col rostro
440dilania, ghermisce con l’ugna.
 
E v’è uno Iddio: l’Iddio nostro.