Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
squallido sepolcro sitibondo, un rosso fiume ai tuoi fiumi di sotterra aggiungi, se notte e dì t’abbeveri di strage?
11. Non si mescolano i due sangui avversi; ma ristagna l’impuro nelle schegge e pei botri, s’accaglia, e solo il puro corre profondamente rifiammeggiando pei meandri cavi.
12. Lo sanno i prodi: versano il sangue a gara. Lo sanno i prodi, e vuotano le vene. L’anima invitta spreme la ferita e smunge il cuore. L’ultima goccia è quella che più splende.
13. Nel bel Timavo dalle sette fonti scese a lavare il suo cavallo bianco un de’ gèmini eroi; né l’acqua oblia. Ma quest’emulo suo sanguigno è tutto gloria che ferve, gloria impetuosa.
14. È una piena di gloria senza foce. È una piena di gloria che ti cerca per isboccare in te, mare dei figli, nel tuo silenzio, gorgo del futuro.
15. Allora i morti avranno un nuovo cantico, e il deserto sarà santificato.