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sopra i naufragi e sopra i salvamenti, apparirà di sùbito la Musa ineffabile, chi le parrà più bello?

6. «Ecco, dunque, le armi son cadute dai pugni esangui. Dinanzi alla bellezza riaccesa, ora conviene rassegnare i morti. Guarda questi, contemplali in silenzio, alta eroina.

7. Non altrimenti nella greca selva giacevano i giovinetti uccisi dalla fiera o dal dardo, prima di trasmutarsi in fiore o in astro. Si compiace pur sempre l’artefice divino in questa creta. Guarda, o Novella.»

8. Io ti guardai, chinato sopra te, o figlio mio supino nella petraia fumigante, mentre tutti i gironi del monte atroce urlavano a furore. E l’immortalità ebbe il tuo vólto.

9. E la battaglia ebbe la tua bellezza. E il furore degli uomini ebbe da un dio un culmine silente. E la polla del sangue che colava calda dal tuo costato era bevuta dal duro scoglio.

10. O monte della sete, rocca di siccità, quanto bevevi! O Carso dalle bocche insaziabili, o